The city of Ravenna, on Italy's east coast, is where Dante's tomb is located, but much more than that too - it's a magnificent pastiche of Roman, Byzantine, and Italian architecture; not surprisingly, like nearby Venice, it's a UNESCO World Heritage Site. The streets throng with bicycles, it is as flat and pedal-friendly here as any Dutch city. The sun rises over the Adriatic illuminating ancient stones in the city centre and the massive modern structures of its great seaport, busy at all hours with ships from around the world. This is the RL world of Kaji Jewell, and his photography exhibition, some twenty or so pictures in the sky gallery at Tanalois is not to be missed.
Of course, our reactions as bystanders may not coincide with the opinions or feelings he espresses ands this too creates a pleasing asymmetry. He muses on the nature of race in Italy, on his regional identity and on the city monuments themselves, the changes and the conflicts they have witnessed. Above all, he invites us into a world at once public and private, sharing a corner of Italy that many of us may never get the chance to visit for ourselves.
Ravenna: città antica e moderna, in pianura e piena di biciclette come Amsterdam, con un grande porto marittimo, un centro storico d'immenso valore artistico a livello mondiale, che si trova alle prese con un mondo in evoluzione, circondata da una campagna sperduta romagnola del tutto particolare ...da questo quadro escono le foto di Kaji Jewell in mostra in questi giorni alla galleria sky di Tanalois.Ogni foto la rivelazione d'un frammento di vita vissuta, queste immagini formano un mosaico della città ma anche della voce interna dell'osservatore, e ciascuna è resa ancor più preziosa dalle note inserite dallo stesso Kaji. La foto dell'alba - dai colori sembra un tramonto, ma ricordiamoci che Ravenna s'affaccia sul Adriatico verso est, quindi il mare regala ogni giorno un'alba da spettacolo - porta con sé queste parole:
Vi siete persi qualche alba ?
Godetevi questa.... Lo sò è poco, ma è quel che posso.

Altre opere fanno riflettere su cosa significa vivere la Romagna, cosa vuol dire il ricordo e il patrimonio della resistenza, cos'è Ravenna "per me"ossia per Kaji... tramite una foto scattata in un momento preciso sotto una serie di circostanze particolari unici, possiamo condividere le emozioni ma anche intravedere noi stessi nell'esperienza di vedere con gli occhi d'un altro questa terra, questi monumenti, questa gente. Una delle foto più notevoli è quello bianco e nero d'un uomo che balla. L'immagine è accompagnata da questa poesia: Muoviti
Un invito ?
Forse.
Ma il danzatore è nero. Senegalese.
Ha portato la
cultura delle sue danze in una misticanza di suoni che non sono i suoi.
Si muove, non è fermo e il resto della compagnia immobile a guardare la
sua danza.
Danza della pioggia ?
Può essere.
Danza per il suo Dio ?
Può essere.
Per il momento non ci resta che guardarli ballare.
Ballare nel lavoro nero, ballare nella delinquenza, nelle fabbriche,
nelle nostre anime di vagabondi sotto un tetto.
Loro si sono mossi,
si stanno muovendo, e
danzando ci vengono in contro. Ci travolgeranno o ci
accompagneranno.
Domanda o risposta.
La fotografia non parla, l' anima
dell' osservatore sì.
Per Kaji questa mostra è molto speciale, essendo per lui la prima volta che si esibisce. L'esperienza è stato molto positiva, un'occasione di condividere la sua arte con persone del tutto il mondo, e lo spinge a voler fare di più. Insieme alla soddisfazione personale, l'orgoglio di fare onore a chi lo ha ospitato -la bella Tani Thor e Aloisio Congrego, anche loro artisti: Tani inoltre vincitrice di un prestigioso premio proprio ieri. Progetti di fotografare in SL Kaji non ne ha ancora, ma possiamo augurarci che presto avrà altre immagini Real da condividere con noi.

1 comment:
Ringrazio Thirza per la critica positiva della mostra, ma detto questo, vorrei fare alcune precisazioni per dovere di cronoca.
Non tutte le foto sono state scattate a Ravenna, mia città natale, infatti alcune sono state scattate a Guardia Perticara, un piccolo e grazioso paesino frà le province di Potenza e Matera. Non ho potuto fare a meno di dedicare alcuni scatti a questo meraviglioso paesino costruito in pietra e alla sua gente che fà resistere agli attacchi delle modernità molte tradizioni.
Detto questo, vorrei far sapere anche che la mostra non si trova più nello skybox, ma nel castello in buona comopagnia delle opere di Aloisio Congrejo e di Tani Thor.
Grazie nuovamente a Thirza per le buone parole spese.
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